L’ossigenoterapia iperbarica (OTI) fornisce all’osso in sofferenza sia un supporto metabolico, sia una vera e propria azione farmacologica volta a favorire la genesi di nuovo tessuto osseo e a inibire il riassorbimento.
L'OTI ripristina una normale ossigenazione del tessuto osseo sofferente, contrasta l’edema intra spongioso, favorisca la formazione di un nuovo circolo capillare (neoangiogenesi) indispensabile per l’apporto di ossigeno e nutrienti, favorisce l’attività degli osteoblasti (cellule deputate alla deposizione di nuovo osso) e inibisce quella degli osteoclasti (cellule deputate al riassorbimento osseo).
L'ossigenoterapia iperbarica viene impiegata con l’obiettivo di ottenere la guarigione della patologia osteonecrotica nei primi 3 stadi della classificazione di Steinberg, quando il profilo corticale è conservato, ossia la testa femorale non ha perso la sua tradizionale forma sferica. Negli altri casi, quando non è più possibile perseguire la guarigione completa, l'OTI può essere utilizzata, a scopo prevalentemente antalgico, quando l’approccio chirurgico non sia praticabile per la presenza di altre patologie, che renderebbero rischioso l’intervento.
Il percorso terapeutico previsto per il trattamento dell’osteonecrosi asettica viene effettuato in base alle indicazioni dalla Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica (SIMSI) e prevede fino a 90 sedute OTI.
Al Centro Iperbarico Bologna, proponiamo un primo ciclo di 50 sedute, a cui segue la rivalutazione clinica e strumentale con risonanza magnetica (RMN) e visita specialistica sia ortopedica, sia iperbarica. In caso di benefico, ma in presenza di patologia residua, si prosegue il protocollo effettuando altre 40 sedute.
Ogni seduta dura 90 minuti OTI e viene effettuata quotidianamente, dal lunedì al venerdì; durante la terapia in camera iperbarica il paziente respira ossigeno puro per 3 cicli da 25 minuti ciascuno tramite mascherina oronasale o caschetto.
Il percorso di ossigenoterapia iperbarica, quando clinicamente indicato e correttamente prescritto secondo le indicazioni della propria AUSL, può essere effettuato con costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Approfondimenti:
- La cura dell’osteonecrosi con l’ossigenoterapia iperbarica
- Osteonecrosi: cosa fare quando l'osso muore
- La storia di Giancarlo: dall'osteonecrosi e le stampelle alla guarigione in 3 mesi
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