Barotraumi da mancata compensazione: come riconoscerli e trattarli?

Una porzione dell’orecchio, la cassa del timpano (detta anche orecchio medio) è una cavità piena d’aria, in contatto con le vie aeree superiori solo attraverso un piccolo condotto detto tuba uditiva di Eustachio, che normalmente è chiuso e si apre a intermittenza per effetto degli atti di deglutizione.

Durante la discesa di un’immersione subacquea, l’aria contenuta nella cassa del timpano tende a ridurre il suo volume. Pertanto, il sub deve aprire volontariamente la tuba uditiva di Eustachio per permettere l’ingresso di aria e ripristinare il volume. Questa pratica è detta compensazione.

Se la compensazione non avviene o se avviene in ritardo, è molto probabile che si verifichino danni all’orecchio medio o all’orecchio interno, causando sintomi caratteristici.

  • Barotrauma dell’orecchio medio: il barotrauma dell’orecchio medio è sempre preceduto da manifesti problemi di compensazione e dolore all’orecchio durante l’immersione. All’uscita dall’acqua possono essere presenti senso di orecchio pieno, dolore all’orecchio (tanto più intenso quanto più violento è stato il trauma) e calo di udito.
    Quando riconosciuto, il barotrauma dell’orecchio medio può essere trattato con decongestionanti nasali e, in caso di dolore, paracetamolo e ibuprofene per bocca.
  • Barotrauma dell’orecchio interno: il barotrauma dell’orecchio interno è un nemico subdolo e insidioso. Si manifesta dopo l’emersione con senso di orecchio pieno, calo d’udito (che può comparire anche diverse ore dopo l’emersione) e acufene. In immersione, di solito, non è successo quasi nulla, se non difficoltà di compensazione apparentemente banali; in circa la metà dei casi, il malcapitato può riferire vertigini in risalita (vertigine alternobarica).
    Il barotrauma dell’orecchio interno è un’urgenza clinica, deve essere immediatamente posto all’attenzione di un medico esperto e trattato con cortisone sistemico e ossigenoterapia iperbarica (nei casi di perdita di udito di tipo neurosensoriale). 
  • Patologia da decompressione oto-vestibolare: la PDD oto-vestibolare si manifesta dopo immersioni subacquee caratterizzate da elevato stress decompressivo, con forti vertigini e/o calo di udito di tipo neurosensoriale. È un’emergenza clinica che richiede la ricompressione terapeutica in tempi eccezionalmente brevi (tempi minori alle 4 ore).
    Nell’attesa dell’intervento di soccorsi qualificati, è perentorio somministrare ossigeno al 100% e acqua per bocca (sempre che il soggetto non vomiti per effetto delle vertigini!).  

Per chi volesse approfondire i temi dell’orecchio in immersione, è consigliabile la lettura de L’orecchio In Immersione. Autore Ferruccio Di Donato, editrice La Mandragora, acquistabile a questo link.

 

Approfondimenti:

 

logo-iperbarico-bologna

Prenota una visita compilando questo modulo o chiamando il numero 051/6061240.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni, oppure vuoi semplicemente inoltrare domande al nostro staff medico, scrivici qui per richiedere un consulto gratuito.